domenica 11 gennaio 2009

Infanzia



















J.M. Coetzee è uno dei massimi autori sudafricani.
Dopo Brink e Duiker, adesso tocca a lui la mia lettura.
Si tratta di scene di vita di provincia, a Worcester, desolato centro residenziale a soli 160 km da Città del Capo. L'io narrante, che in realtà è lui da piccolo, un ragazzino di dieci anni, che, chiuso in una solitudine sempre più grande, cerca a tutti i costi di andare oltre l'infanzia ("un periodo in cui bisogna stringere i denti") oltre le mura del suo "buco di casa" perso in un mucchio di costruzioni identiche, oltre i confini sempre più angusti di un Sudafrica in balia dei nazionalisti, oltre l'esistenza ordinaria, "imbarazzante" e infine fallimentare del padre, oltre "l'amore assoluto" della madre, la "cosa più salda della sua vita", e la più indecifrabile.




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